Consulente SEO: Chi è, di cosa si occupa e come diventarlo (Guida 2024)

Indice dei Contenuti

Introduzione

Nel complesso ecosistema digitale, la visibilità di un sito web nei risultati dei motori di ricerca può determinare il destino di un’azienda. 

Al centro di questa dinamica si trova il consulente SEO, un professionista specializzato che guida le aziende verso l’eccellenza nella visibilità online. 

Questa guida offre una panoramica approfondita del ruolo del consulente SEO, delineando le competenze richieste, le responsabilità chiave e il percorso per diventare un esperto riconosciuto in questo ambito.

Chi è il consulente SEO

Un consulente SEO è una figura professionale che aiuta le aziende a migliorare la visibilità dei loro siti web nei motori di ricerca, in particolare su Google.

Il suo lavoro consiste nel supportare aziende o oltre realtà che hanno una presenza online a costruire campagne SEO vincenti in grado di assicurare risultati eccezionali.

Migliorare la SEO è, infatti, un’attività importante per qualsiasi azienda, in quanto può:

  • Aumentare il traffico organico senza l’uso di annunci a pagamento
  • Generare contatti/lead
  • Infondere fiducia ai visitatori del sito
  • Trasformare i potenziali clienti in clienti fedeli e paganti
  • Aumentare le vendite.

Da una semplice ricerca su SEMRush, si nota che il volume di ricerca mensile per la keyword “Consulente SEO” è di circa 2.400 al mese, soltanto in Italia, mentre si aggira intorno alle 4.800 ricerche mensili nel mondo.

consulente SEO volumi di ricerca

Si tratta di un tipo di ricerca che denota l’intento di ricevere informazioni su chi è il consulente (o specialista) SEO, cosa fa e come è possibile diventarlo.

Ma è anche una ricerca che, per una larga fetta di utenti, indica la volontà di entrare in contatto con una figura professionale che sia in grado di svolgere l’attività SEO orientata al raggiungimento di obiettivi di marketing.

In questa guida, esploreremo entrambi “gli angoli” di questo argomento.

Prima però, vorrei partire da una premessa su cosa è la SEO e, nello specifico, da quali attività è composta.

Aree della SEO

Esistono 3 aree principali che costituiscono la SEO: tecnica, on-page, off-page.

3 Aree della SEO

SEO tecnica

● Si tratta dell’ottimizzazione degli aspetti del sito web e del server per aiutare gli spider dei motori di ricerca a scansionare e indicizzare un sito web. Essa fa si che i siti web siano scansionabili, indicizzabili e classificabili dai motori di ricerca.

●     Elementi chiave della SEO tecnica:

  •  Velocità del sito: Un fattore di ranking cruciale per Google.
  •  Sicurezza del sito: Garantire il funzionamento sicuro e criptato del sito web.
  • Facilità d’uso per i dispositivi mobili: Adottare un approccio mobile-first con un design reattivo.
  • Struttura del sito: Implementazione di gerarchie chiare e funzionali e risoluzione di problemi come le pagine 404.
  • Contenuto unico: Presentare contenuti ricchi, unici e non duplicati.

● I problemi tecnici che possono avere un impatto sulla SEO vengono identificati tramite audit, utilizzando strumenti come Screaming Frog oppure Oncrawl.

SEO on-page

● La SEO on-page comporta l’ottimizzazione delle singole pagine web, dei contenuti e del codice sorgente HTML. Queste attività sono finalizzate a migliorare l’autorità del dominio, l’esperienza dell’utente e il posizionamento sui motori di ricerca.

● Cosa include:

  • Contenuti, che devono essere completi, coinvolgenti e ottimizzati per gli argomenti target.
  • Meta Title e description: devono essere scritti per incoraggiare i click.
  • Tag canonical, ALT tag e struttura delle URL: devono essere gestiti in maniera chiara e tenendo conto dei criteri SEO.
  • Ottimizzazione delle immagini: Assicurarsi che le immagini siano compresse e contengano il testo ALT.
  • Link interni, affinchè la pagine siano collegate in modo ordinato e logico fra di loro, per favorire la scoperta da parte dei crawler di Google e la navigazione degli utenti.

SEO off-page

● La SEO off-page riguarda l’implementazione di strategie SEO al di fuori del sito web per migliorarne la posizione nei risultati di ricerca.

● Essa ha come obiettivo ultimo quello di aumentare la popolarità, la rilevanza, l’affidabilità e l’autorità di un sito web.

● Strategie principali:

  • Social media: Utilizzare le piattaforme social per generare traffico grazie ai link nofollow ed esporre i contenuti a un pubblico esistente oppure nuovo.
  • Link Building: Puntare su backlink da siti web ad alta AD, così da trasferire il flusso di fiducia e migliorare il posizionamento.
  • SEO locale: Ottimizzazione della ricerca locale attraverso il potenziamento di Google My Business, l’utilizzo dello schema delle aziende locali e l’aumento degli elenchi di nome, indirizzo e telefono

● Anche se impegnativa, soprattutto per quanto riguarda la creazione di link, la SEO off-page è ancora un’area fondamentale per il successo di una strategia SEO completa.

Infine, se da un lato è possibile avere al 100% il controllo sui contenuti e sulle ottimizzazioni tecniche, ciò può non essere sempre vero per l’off-site. Infatti, non è possibile (sempre) controllare i link provenienti da altri siti, ma un buon consulente SEO sa quali leve utilizzare per fare in modo che i propri clienti ottengano backlink da domini autorevoli e correlati.

Immaginate la SEO come una squadra sportiva. 

Per essere vincenti, si ha bisogno non solo di un attacco e di una difesa forti ma anche di tifosi (ovvero di un pubblico). 

Pensate all’ottimizzazione tecnica come alla difesa, all’ottimizzazione dei contenuti come all’attacco e all’ottimizzazione off-site come allo strumento per mantenere rilevanza e approvazione del tempo.

Cosa fa il consulente SEO

Il consulente SEO è una figura professionale poliedrica, in grado di fornire diversi servizi SEO per migliorare la visibilità online dei propri clienti.

Ecco alcuni esempi di attività svolte:

  • Ricerca parole chiave – Scoprire cosa cercano le persone online relativamente ad un determinato settore/aimbito.
  • Link building – Ottenere link da altri siti web per incrementare l’autorevolezza di quello del proprio cliente.
  • Reporting – Fornire aggiornamenti sui progressi SEO del sito web così da perfezionare la strategia.
  • SEO on-page – Migliorare il sito web internamente per aiutarlo a posizionarsi meglio.
  • SEO tecnica – Evitare e correggere eventuali problemi tecnici in modo tale da mantenere il sito web in buona salute.
  • Local SEO – Attuare una strategia di posizionamento per le parole chiave locali.

NB: Non si tratta certamente di un elenco esaustivo, ma quelli elencati sono alcuni dei servizi più popolari, offerti dalla maggior parte dei consulenti SEO per migliorare la visibilità di un sito web nei principali motori di ricerca.

Alcune statistiche

Statistiche relative al mercato USA

Diamo un’occhiata ad alcune statistiche relative al mercato statunitente, sicuramente uno dei più grossi in termini di richiesta e offerta di servizi di consulenza SEO:

  • Il 78,2% dei SEO richiede ai propri clienti una quota fissa mensile. (Ahrefs)
  • Per i contratti mensili, la fascia di prezzo più richiesta è quella compresa tra 501 e 1.000 dollari al mese. (Ahrefs)
  • Per quanto riguarda la tariffazione oraria, la fascia più popolare è quella che va da 75 a 100 dollari l’ora. (Ahrefs)
  • Per quanto riguarda i prezzi per progetto, 2501$-5.000$ è il livello di prezzo più popolare. (Ahrefs)
  • Meno di un SEO su 10 (9,9%) fattura più di 150 dollari l’ora. (Ahrefs)
  • Le agenzie e i consulenti fatturano molto di più dei freelance. (Ahrefs)
  • 73,05 dollari è la tariffa oraria media per i SEO che sono in attività da due anni o meno. Si passa a 97,11 dollari per coloro che sono in attività da 2-4 anni, 102,03 dollari per 5-10 anni e 118,35 dollari per 10+ anni. (Ahrefs)
  • In media, chi offre i propri servizi a livello locale guadagna 93,89 dollari/ora, mentre chi non si limita all’ambito locale guadagna 106,69 dollari/ora. (Ahrefs)
  • Lo stipendio medio per un professionista SEO negli Stati Uniti è di 60.548 dollari all’anno. (Backlinko)

Carriere SEO: Quante persone lavorano nella SEO?

Sebbene sia impossibile dire con certezza quante persone lavorino nella SEO, una semplice ricerca su LinkedIn di tutte le persone che hanno “SEO” nel proprio ruolo professionale, restituisce un notevole numero di risultati, circa 283.000.

Restringendo questi risultati al mercato Italiano, vengono restituiti circa 5.100 risultati

Inoltre, la domanda di corsi, qualifiche e carriere SEO è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi anni.

A questo proposito, Andreas Voniatis, il fondatore di Artios, ha realizzato uno studio interessante.

Ha utilizzato kwfinder.com per ottenere stime sul numero di persone che hanno cercato varie parole chiave relative alle carriere e alle qualifiche SEO nel corso del tempo.

Ha scoperto che gennaio è il mese di punta per le ricerche di lavoro in ambito SEO nella maggior parte degli anni (il 2022 è finora un’eccezione).

Considerando solo le ricerche nel mese di gennaio di ogni anno dal 2016 al 2022:

  • Le ricerche a livello globale per “lavori SEO” sono passate da 3.600 nel gennaio 2016 a 14.800 nel gennaio 2023, con un aumento del +311%.
  • Allo stesso tempo, la domanda di “corsi SEO” è cresciuta da 2.945 ricerche a 18.100, con un aumento del +654%.

Esiste una chiara correlazione tra chi vuole imparare e chi cerca lavoro nel settore SEO.

Lo studio di Voniatis ha esaminato anche le ricerche mensili per specifici livelli di lavoro SEO, valutando i numeri per ciascuna delle seguenti parole chiave:

  • Offerte di lavoro SEO entry level
  • Offerte di lavoro per SEO executive
  • Offerte di lavoro per SEO manager
  • Offerte di lavoro per Responsabile SEO
  • Offerte di lavoro per direttori SEO

Analizzando le ricerche globali relative a gennaio 2023, scopriamo che queste 5 query hanno generato 3.260 ricerche.

Quasi la metà dei dati suddivisi tra queste query suggerisce che le ricerche riguardano ruoli più junior.

Un terzo delle persone in cerca di lavoro nel settore SEO è alla ricerca di ruoli da manager, mentre meno di una persona su 10 è alla ricerca di ruoli da responsabile o direttore.

Inoltre, se si somma il volume di ricerca per tutte le query viste relativamente a ogni mese dal 2016 al 2022, otteniamo le tendenze annuali.

 

2016

2017

2018

2019

2020

2021

2022

Offerte di lavoro SEO

53000

69600

76800

88200

101400

99000

136400

Corsi SEO

44725

69600

76800

100800

152100

189300

211400

Qualifiche SEO

740

1950

1830

1710

2790

3720

2790

Offerte di lavoro SEO di livello base

1120

1620

1860

2340

3450

4060

6330

Offerte di lavoro per apprendisti SEO

120

140

130

830

1130

1950

2010

Offerte di lavoro SEO Executive

1450

1900

2010

3490

4910

5230

7230

Offerte di lavoro per manager SEO

3040

2870

3670

5950

8150

8990

11400

Responsabile SEO Offerte di lavoro

480

510

830

1060

1320

1770

2610

Direttore SEO Offerte di lavoro

270

890

1520

1860

2000

1890

2970

Carriera SEO

8638

18000

17400

21500

29300

25200

31800

Nel 2020 si è registrato un aumento significativo della domanda di corsi SEO (compresa la programmazione Python) e ruoli inerenti questa professione.

Inoltre, sebbene le ricerche siano leggermente diminuite nel 2021, sono rimaste notevolmente superiori ai livelli precedenti alla pandemia del 2019 e sono salite ai massimi storici nel 2022.

Statistiche sulla domanda di SEO

Utilizzando una metodologia simile a quella precedente, ovvero analizzando il volume di ricerca nel tempo, si può altresì analizzare la crescita della domanda di servizi nel tempo.

Considerando il volume di ricerca di query come “consulente SEO” e “agenzia SEO” (tra le altre) nel tempo:

Statistiche sulla domanda di servizi SEO

E sommando le ricerche globali per ogni mese dell’anno dal 2016 al 2022, si è scoperto che anche la domanda dei servizi è aumentata negli ultimi 5 anni.

Come per i ruoli e i corsi, la domanda è aumentata in modo importante durante la pandemia.

Sebbene molti termini di ricerca abbiano subito una flessione nel 2021, tutte le parole chiave prese in esame hanno registrato un netto aumento su base annua nel 2022.

Anno

agenzia seo

servizi seo

azienda seo

consulente seo

2016

107600

100676

279385

84299

2017

162000

102478

382000

132400

2018

221500

98874

338300

130200

2019

263900

129311

446800

153800

2020

351400

135884

588400

299500

2021

361200

124929

394000

237700

2022

489200

169368

540000

293600

Quindi, nonostante si trovino non meno di 44.000 pagine nei risultati di ricerca di Google per la ricerca “la SEO è morta” (tra virgolette), i dati suggeriscono il contrario.

A chi serve un consulente SEO e perché?

Sono di parte, e lo ammetto, ma credo fermamente che la SEO sia una buona strategia per qualsiasi azienda.

Qualsiasi realtà che abbia una presenza sul web, infatti, può trarre vantaggi dall’ottimizzazione del proprio sito e delle proprie risorse online, così da ottenere visibilità nei motori di ricerca, senza rinunciare a un’efficiente gestione dei costi.

Tuttavia, mentirei se dicessi che la SEO ha lo stesso potenziale per ogni azienda.

La verità è che alcuni settori hanno più da guadagnare dalla SEO rispetto ad altri a causa della loro posizione competitiva, dei dati demografici chiave o della propensione a influenzare le ricerche dei consumatori.

I seguenti tipi di aziende sono quelli che hanno più da guadagnare dalla SEO e dalla link building – e più da perdere se la trascurano

1.Startup e piccole imprese

Esiste una SEO per startup e una SEO per piccole imprese.

In generale, entrambe le tipologie di aziende hanno una consapevolezza limitata del marchio, risorse e ricavi limitati ed hanno un pubblico di riferimento ristretto (a meno che la startup non sia sostenuta da investimenti enormi e non si rivolga a un mercato molto ampio).

Perché la SEO è particolarmente vantaggiosa per le startup e le piccole imprese?

  • L’investimento iniziale può essere più contenuto rispetto ad altri canali di marketing, sia online che offline
  • Le piccole imprese, rispetto a un concorrente più grande, possono riferirsi a nicchie di pubblico più piccole, e rispondere in modo più rapido e agile ai loro problemi e richieste.

Ma se entrambi questi gruppi possono trarre beneficio dalla SEO, ciò non significa che la SEO sia necessariamente semplice o rapida per loro.

2.Aziende SaaS

Le società di software-as-a-service (SaaS) sono cresciute in popolarità negli ultimi anni grazie al loro modello operativo redditizio e scalabile, senza contare che sono legate esclusivamente al mondo digitale.

La SEO è importante in questo caso, perché la pubblicità tradizionale non sembra adattarsi al modello di queste aziende.

Ciò di cui si ha bisogno, infatti, sono persone sul sito web che provino il prodotto, il che significa che si ha la necessità di un forte flusso in entrata di utenti digitali (che la SEO può fornire).

Inoltre, i software di queste aziende hanno la funzione di risolvere i problemi degli utenti, e cosa fa la stra grande maggioranza degli utenti quando incontra problemi al giorno d’oggi?

Va su Google e cerca una soluzione. E qui, entra in gioco la SEO.

3.Aziende di nicchia

Il termine “nicchia” è un po’ vago, ma si riferisce a qualsiasi azienda – grande, piccola, nazionale o locale – che svolge una funzione altamente specializzata o che si rivolge a un pubblico molto specifico.

Queste aziende hanno un enorme vantaggio nel campo della SEO perché hanno eliminato naturalmente la concorrenza.

In questi casi, si lavora con un pubblico potenziale totale più ristretto e con numeri di traffico in entrata inferiori, ma la rilevanza del pubblico è molto più elevata (e si avrà la possibilità di puntare su parole chiave molto più competitive).

4.Aziende locali

L’ottimizzazione locale per i motori di ricerca opera in realtà su un algoritmo separato dalla SEO tradizionale.

Lo noterete se eseguite una ricerca locale (utilizzando parole chiave specifiche per una zona geografica o attivando la funzione di posizionamento sul vostro dispositivo mobile); vedrete comparire i risultati di Google Maps fra i risultati della ricerca organica.

risultati per la ricerca locale

Come si può immaginare, questa disponibilità di slot offre incredibili opportunità strategiche.

Se si riesce a rendere la propria presenza su Google Maps (attraverso la creazione e l’ottimizzazione di una scheda su Google My Business) abbastanza rilevante da comparire in questa finestra, otterrete grande visibilità e non dovrete preoccuparvi di competere con gli operatori nazionali.

5.Professionisti del settore medico: Medici e dentisti, ecc.

I professionisti del settore medico (es, gli specialisti, i dentisti e i fisioterapisti…) hanno una serie di vantaggi che altri settori non hanno.

  1. Hanno un campo di specializzazione specifico (per la maggior parte) e possono inoltre puntare su parole chiave più specifiche.
  2. Operano a livello locale, il che conferisce loro un vantaggio competitivo ancora maggiore sul mercato.
  3. La maggior parte delle persone cerca immediatamente uno specialista online, specialmente se avverte sintomi o dolori; in questi casi la ricerca è uno dei modi migliori e più immediati per entrare in contatto con il proprio pubblico di riferimento.
  4. Fortunatamente, la maggior parte di questi tipi di professionisti rientra anche nella categoria “Aziende locali”, il che offre loro un ulteriore vantaggio di visibilità e traffico.

6.Professionisti dei servizi di manutenzione

Esistono decine di sottotipi di professionisti della “manutenzione”; ho lasciato questa categoria vaga e aperta per un motivo.

Ad esempio, un meccanico d’auto potrebbe qualificarsi tanto quanto un idraulico o un imbianchino.

Di base, questo tipo di professionisti sono indispensabili quando è necessario aggiustare qualcosa, ovvero quando ci sono dei malfunzionamenti.

Perché questa è una buona area per la SEO?

Perché l’oggetto dell’attività è tipicamente un servizio urgente che implica un certo grado di localizzazione, rendendo pertanto la SEO locale l’opzione migliore per convertire gli utenti in virtù del loro immediato bisogno di assistenza.

7.Ristoranti e bar

Anche i ristoranti e i bar hanno bisogno della SEO.

Anche se operano come parte di una catena più grande, sono comunque legati a una sede fisica, il che li rende ideali per capitalizzare la SEO locale.

A seconda della natura dell’attività e del grado di specializzazione è possibile raggiungere una certa posizione di dominio competitivo; numerose sono dunque le opportunità da sfruttare in modo da ottenere una maggiore visibilità sul web, visibilità che bisogna poi ovviamente convertire in clienti reali.  

8.Aziende che operano in settori competitive

Anche i marchi altamente competitivi sono perfetti per la SEO.

Questo tipo di aziende deve fronteggiare concorrenti diretti che operano nello stesso settore o producono prodotti/servizi molto simili.

Ci sono due scenari estremi per questa tipologia di aziende: o ogni azienda ha già sviluppato una propria strategia SEO, oppure nessuna lo ha ancora fatto.

In ogni caso, la SEO è vantaggiosa.

Nel primo scenario, si è quasi costretti a ricorrere alla SEO per cercare di sopravvivere nel panorama competitivo.

Nel secondo scenario si ha invece un’opportunità fondamentale per migliorare il proprio ranking a basso costo e ottenere un maggior numero di visitatori, da sottrarre ovviamente ai siti dei concorrenti. 

 

Se appartenete a una di queste aziende e la SEO non fa attualmente parte della vostra strategia di marketing, dovete riconsiderare seriamente la vostra posizione strategica, e presto: più a lungo investirete nella SEO, più ne trarrete profitto.

Avete bisogno di un consulente SEO?

Per rispondere a questa domanda, vorrei proporvi alcuni scenari che possono applicarsi o meno al vostro sito web.

Se la risposta è “sì” ad almeno uno di essi, è probabile che abbiate bisogno di un consulente SEO. 🙂

Il vostro traffico organico è calato (e non sapete perché)

Se il vostro posizionamento su Google è calato drasticamente, il vostro traffico organico è crollato e non ne conoscete la ragione, ciò potrebbe causare seri danni alla vostra attività.

Per verificare eventuali cali, il primo step è aprire Google Search Console (GSC) e cliccare sulla scheda “Performance”.

Impostate la data sugli ultimi 12 mesi.

grafico dei click in Google Search Console

Se notate un forte calo dei clic, questo potrebbe essere il segno che dovete assumere un consulente SEO, prima o poi.

NB: A volte i cali del traffico organico possono essere causati da fluttuazioni stagionali. Ad esempio, il sito web di cui sopra basa la maggior parte del suo traffico di ricerca sul periodo natalizio.

Se non avete accesso a GSC, potete creare un account gratuito di Ahrefs Webmaster Tools, grazie al quale è possibile verificare la stima del traffico di ricerca organico associato al vostro dominio.

Di seguito un esempio:

Il vostro sito web ha problemi tecnici (e non sapete quale sia la causa)

Mantenere il sito web in buona salute tecnica è molto importante per la SEO.

Se ci sono problemi seri, spesso possono portare a una perdita significativa di traffico organico.

Se volete controllare il vostro sito web, il punto di partenza migliore è l’esecuzione di una verifica gratuita con Ahrefs Webmaster Tools.

Una volta eseguita la verifica, otterrete un punteggio di salute che indica lo stato di salute del vostro sito web.

Ecco un esempio di come si presenta:

health score Ahrefs

Il punteggio di salute di questo sito web è 31, il che significa che potrebbero esserci problemi tecnici importanti che influiscono sulle prestazioni del sito.

Per risolvere questi problemi probabilmente sarà necessario assumere un consulente SEO

I vostri concorrenti ottengono più traffico organico di voi

Se i vostri concorrenti vi superano online, è probabile che anche voi possiate ottenere più traffico di ricerca organico con l’aiuto della SEO.

Il modo più rapido per verificare il traffico di ricerca organico di un concorrente è inserire il suo dominio nello strumento gratuito di Ahrefs.

Website Traffic Checker Ahrefs

Una volta inserito il competitor, otterrete alcune informazioni di alto livello sul suo traffico organico, le principali parole chiave per le quali si posiziona, i principali Paesi target e le principali pagine per traffico.

Traffico organico di apple.com

Potete poi fare lo stesso per il vostro sito web e confrontare i dati.

Se avete più competitor, potete utilizzare gli Strumenti per i Webmaster di Ahrefs per visualizzare il rapporto sui concorrenti organici.

grafico dei competitor organici in Ahrefs

Volete posizionarvi più in alto per le parole chiave più importanti per la vostra attività.

Se conoscete un po’ di SEO, saprete quanto siano importanti certe parole chiave per la vostra attività.

Per verificare il vostro posizionamento per queste parole chiave, potete utilizzare  lo strumento gratuito Ahrefs Webmaster Tools.

Per farlo, fate clic su “Organic keywords” nel progetto del vostro sito dalla dashboard principale.

Si accede quindi al rapporto sulle parole chiave organiche, dove è possibile controllare il posizionamento relativo alle parole chiave di interesse.

keywords ahrefs

Se ad oggi non avete visibilità per le parole chiave di vostro interesse, vi consiglio di valutare la possibilità di lavorare con un professionista SEO.

Consulente SEO o agenzia SEO?

La risposta a questa domanda dipende dalle vostre esigenze specifiche.

Come buona regola, dovreste lavorare solo con i migliori del settore, sia che si tratti di un consulente SEO che di un’agenzia.

Entrambi hanno i loro pro e i loro contro, quindi assicuratevi di fare le vostre ricerche prima di prendere una decisione.

Se desiderate un approccio più personalizzato alla SEO, un consulente può essere la scelta migliore.

Tuttavia, se volete un team di esperti che lavori sul vostro progetto, un’agenzia è probabilmente più adatta.

Domande da fare a un potenziale consulente SEO per la vostra azienda

Scegliere un consulente SEO competente può dare un impulso significativo al vostro business, visto che il traffico proveniente dalla ricerca organica rappresenta una delle maggiori fonti per la maggior parte dei siti web.

D’altra parte, scegliere il SEO Specialist sbagliato può portare a danni a livello di visibilità e traffico che potrebbero necessitare di molto tempo prima di essere sistemati!

Quindi, come potete individuare un professionista competente?

Ecco alcune domande fondamentali dalle quali partire per scegliere il consulente che faccia al caso vostro:

  • Quali sono i principali risultati che hai ottenuto in ambito SEO nella tua carriera?
  • In quale area della SEO ti consideri particolarmente esperto?
  • Puoi assicurare un esito positivo delle tue strategie SEO?
  • In base alle informazioni e ai dati che ti abbiamo fornito, quale potrebbe essere l’impatto del tuo intervento sul sito X?
  • Come ti poni rispetto alle direttive SEO proposte da Google?
  • Con quali tool SEO lavori e in che modo li impieghi?
  • Come analizzi il successo delle attività?
  • Quali sono i costi per i servizi offerti?
  • Come ti poni all’interno di un team di lavoro?
  • Come coordini la fase finale del progetto una volta completato?
  • Puoi fornirci almeno 2 referenze?

 Se siete interessati ad approfondire questo aspetto, vi consiglio di leggere questa guida di Ahrefs.

Che competenze deve avere un consulente SEO

Le competenze degli esperti SEO sono in genere piuttosto ampie, tuttavia esistono delle caratteristiche di base che contribuiscono ad incrementare le proprie abilità.

Nel valutare come voi o il vostro fornitore di servizi SEO gestite l’ottimizzazione, tenete d’occhio queste 16 competenze.

#1 Conoscenza approfondita degli algoritmi dei motori di ricerca e dei fattori di ranking

Gli esperti SEO devono conoscere a fondo il funzionamento dei motori di ricerca come Google e Bing, compresi gli algoritmi e i fattori di ranking utilizzati per determinare quali pagine appaiono in cima ai risultati di ricerca.

Questa conoscenza è essenziale per creare strategie SEO efficaci che possano aiutare un sito web a posizionarsi più in alto nei risultati di ricerca.

#2 Pensiero critico

È importante ricordare che non esistono due piani SEO completamente uguali. 

Ogni sito web è diverso e sono molti i fattori che influiscono sul posizionamento di un sito nei motori di ricerca.

Per questo motivo, è indispensabile che un esperto SEO sia in grado di trovare potenziali problemi sui siti web su cui lavora. 

Ciò può essere fatto concentrandosi nella ricerca di concorrenti e scoprendo cosa funziona o cosa non funziona per alcuni dei vostri principali rivali.

Il successo SEO si riduce alla capacità di “sovra-ottimizzare” i vostri principali concorrenti.

 Un esperto SEO deve essere un pensatore critico, in grado di esaminare la vostra campagna rispetto a quelle dei vostri rivali per determinare cosa è andato bene, cosa è andato male e come si dovrebbe procedere per risolvere eventuali problemi.

Non esiste una formula SEO standard. 

Per questo è importante avere uno spirito critico per capire i problemi unici da più punti di vista e trovare soluzioni creative per correggerli.

#3 Capacità di stabilire le priorità

La definizione delle priorità è fondamentale per il successo di una campagna SEO. 

Per questo, tutti gli esperti SEO dovrebbero avere una forte comprensione dei passi da compiere. 

Ciascuna di queste fasi deve essere classificata in base alla sua importanza e difficoltà.

Ad esempio, la generazione di backlink è uno degli aspetti più lunghi e difficili del processo SEO. Ma è anche uno dei fattori più importanti per determinare il posizionamento.

Un backlink è un link al vostro sito proveniente da un sito web rispettato e pertinente al vostro settore. 

Consideratelo come una raccomandazione. 

Quando un sito si collega alla vostra pagina, riconosce che siete un esperto nel vostro settore.

A causa della difficoltà e dell’importanza della link building, è importante dedicare a questo processo molto tempo e attenzione, per assicurarsi che alla fine sia redditizio.

Questioni semplici come la modifica dei contenuti, pur essendo importanti, richiedono molto meno tempo e non dovrebbero essere considerate prioritarie.

#4 Gestione dei progetti

La SEO non si limita alla creazione di link, al miglioramento delle performance tecniche o alla keyword research.

Si tratta anche di pianificare, eseguire e gestire efficacemente i progetti.

È necessario organizzare il lavoro, rispettare le scadenze e gestire il team.

Altrimenti, raggiungere gli obiettivi diventerà molto difficile.

Anche se lavorate da soli, avete bisogno di un approccio sistematico per pianificare i vostri compiti e misurare i progressi.

È qui che entra in gioco la gestione dei progetti.

La gestione dei progetti è la disciplina che consiste nel gestire e coordinare tutte le risorse (cioè conoscenze SEO, capitale, persone, informazioni, ecc.) per raggiungere un determinato obiettivo nel modo più efficace ed efficiente possibile.

Per offrire un’esperienza eccellente ai clienti, i professionisti SEO devono sviluppare solide capacità di gestione dei progetti, tra cui:

  • Gestione dei task: Come assegnare e monitorare i compiti cruciali durante l’intero ciclo di vita del progetto.
  • Comunicazione: Come centralizzare le comunicazioni tra team e clienti in un unico luogo.
  • Gestione del team: Come assegnare le responsabilità e coordinare il lavoro in modo efficiente (fondamentale soprattutto quando si cresce).
  • Gestione del tempo: Come utilizzare il tempo in modo appropriato e ottimizzare il proprio approccio.
  • Gestione dei rischi: Come identificare e mitigare i potenziali rischi legati ai progetti SEO.
  • Tecnologia: come implementare il giusto software di project management per gestire tutti i progetti e il lavoro.

#5 Keyword Research

La ricerca delle parole chiave è una competenza fondamentale per i consulenti SEO, in quanto costituisce la pietra angolare per la costruzione di una strategia SEO solida e duratura. 

In sostanza, la ricerca sulle parole chiave fornisce indicazioni preziose sulle domande, i problemi e le soluzioni che il vostro pubblico di riferimento sta cercando su Google o altri motori di ricerca.

Serve come base per gli sforzi SEO, informando i contenuti e le strategie organiche. 

La ricerca delle parole chiave giuste aiuta a migliorare la visibilità organica del sito web e a incrementare il traffico organico, mettendo il sito di riferimento “davanti” al pubblico giusto.
Il percorso dell’acquirente varia a seconda del settore e del pubblico.

Allineando il quadro del buyer’s journey con i contenuti del sito web, il consulente SEO aiuta a ricercare parole chiave che corrispondano alla fase appropriata del percorso che i potenziali clienti stanno compiendo.

Questo approccio aiuta a creare contenuti che guidino i clienti verso l’acquisto.

Quando effettua la ricerca di parole chiave per la creazione di contenuti, il SEO specialist segue di norma i seguenti passaggi:

  • Determina la popolarità delle parole chiave, valutandone la frequenza di ricerca mensile. Considera sia le parole chiave ad alto volume che quelle meno popolari.
  • Valuta la concorrenza nelle SERP, esaminando i risultati della ricerca per la parola chiave scelta. Analizza la concorrenza e i tipi di siti web che si posizionano meglio.

Considera l’intento di ricerca della parola chiave e allinea i contenuti a ciò che i ricercatori stanno cercando.

#6 Capacità di analisi

Il consulente SEO deve avere forti capacità analitiche ed essere in grado di monitorare e misurare le prestazioni delle attività svolte.

Ciò include l’utilizzo di strumenti come Google Analytics e Google Search Console per monitorare il traffico del sito web, identificare le aree di miglioramento e misurare l’efficacia delle implementazioni.

L’analisi è davvero la spina dorsale della SEO e non dovrebbe mai essere trascurata, soprattutto oggi, dove gli strumenti per svolgere una misurazione precisa di visibilità, traffico ed impatto sul business sono vari e molto precisi.

Il ruolo del SEO specialist non deve però limitarsi ad ottenere i dati, ma anche ad analizzarli ed interpretarli, per poi capire se procedere nella medesima direzione, oppure cambiare strada.

Infine, cosa più importante, il consulente SEO deve essere un grande curioso ed osservatore della ricerca su Google, alle pagine dei risultati e all’evoluzione dell’algoritmo di ricerca, che è in continua evoluzione.

La SEO non è una disciplina che si impara una volta e poi non si tocca più, tutto il contrario. È necessario studiare, fare test e prestare molta attenzione a ciò che fa Google.

#7 Capacità di prendere decisioni

Dal momento che la SEO è un ambito in costante evoluzione, il consulente SEO deve essere in grado di prendere decisioni con una certa agilità.

Le risorse a disposizione possono subire delle modifiche (budget), Google cambia continuamente il modo in cui esamina i siti web ed i competitor mettono in atto determinate strategie senza che sia possibile anticiparle.

Di conseguenza, la capacità di prendere decisioni informate dai dati deve essere costantemente affinata. 

Questa abilità deriva non solo dall’esperienza pregressa e dalla conoscenza approfondita di come funziona Google ma anche dalla capacità di saper cogliere i cambiamenti proprio nel momento in cui si stanno per verificare. 

#8 Flessibilità

Se una specifica strategia che il consulente SEO mette in atto si rivela non efficace, è importante sapere cambiare rotta.

La SEO non è uguale per tutti: questo significa che ciò che ha funzionato bene per altre aziende non sarà necessariamente un successo per un’altra azienda.

Inoltre, è importante che questi cambiamenti non facciano perdere slancio e non rallentino in alcun modo il processo.

#9 Scrittura

La SEO copywriting è una competenza indispensabile per chiunque gestisca una campagna SEO, anche se poi i contenuti vengono dati in outsourcing.

Bisogna infatti ricordare che l’ottimizzazione per i motori di ricerca è una strategia basata sui contenuti e la scrittura SEO è una competenza che molti professionisti, purtroppo, snobbano e declassano rispetto ad altre.

È estremamente difficile inserire le parole chiave nei contenuti senza farli sembrare forzati e, quando ciò accade, i lettori se ne accorgono subito e lo stesso fa Google.

Essere capaci di creare contenuti completi, ma non ridondanti, ingaggianti, ma non superficiali è un’arte che richiede esperienza e tanta pratica.

Tuttavia, è ciò che sia le persone sia Google vogliono.

Una cattiva scrittura può davvero ostacolare i progressi SEO.

Gli esperti SEO devono anche capire che tipo di contenuto è davvero utile ed interessante per il pubblico di riferimento, in che formato dovrebbe essere proposto e quali informazioni deve includere. 

A cosa serve infatti attirare le persone su un sito se poi trovano contenuti scadenti, non interessanti/persuasivi e che non portano ad alcuno tipo di azione da parte degli utenti?

Inoltre, scrivere contenuti di qualità e distribuirli ad altri siti pertinenti è uno dei modi migliori per ottenere backlink da fonti autorevoli e tematicamente correlate al sito target.

#10 Competenze di programmazione web/web design (è meglio averle)

Anche se gli esperti SEO non devono essere necessariamente dei web designer/programmatori/esperti di UX design, è importante che comprendano le basi della progettazione di un sito web.

Gli specialisti SEO sono professionisti del marketing digitale, pertanto è fondamentale che comprendano come tutte le leve che ho menzionato qui sopra giochino un ruolo importante nella realizzazione di un sito web che performi.

Il consulente SEO dovrebbe essere capace di unire elementi creativi che rendono un sito web “bello” ed esteticamente piacevole a tutti quegli elementi funzionali (data-oriented) che lo rendano utile ed efficace in chiave di business.

#11 Capacità relazionali

Avere capacità relazionali aiuta il consulente SEO nella comunicazione con i clienti, che a volte faticano a capire come funziona la SEO.

Questo può portare a frustrazioni e aspettative ingiuste. 

È importante che un esperto SEO capisca come comunicare e gestire correttamente le aspettative dei propri clienti, in modo da non trovarsi in situazioni spiacevoli.

Un esempio su tutti: la SEO richiede tempo. 

La maggior parte delle campagne SEO richiede almeno sei mesi prima di vedere un qualsiasi tipo di ritorno sull’investimento. 

Se questo aspetto non venisse comunicato in modo adeguato al cliente, le aspettative potrebbero essere storpiate.

Infine, oltre al “cosa”, è fondamentale il “come”: il consulente SEO deve sapere adattare il proprio stile comunicativo all’interlocutore con il quale di interfaccia.

#12 Umiltà

Come abbiamo già detto, il mondo dell’ottimizzazione per i motori di ricerca è in continua evoluzione. Anche gli esperti possono rimanere indietro se non si tengono al passo con le continue modifiche dell’algoritmo di Google.

Che ci crediate o no, l’umiltà è un’abilità importante per chi si approccia seriamente alla SEO.

Alcune persone preferiscono imparare il minimo indispensabile per fare il proprio lavoro. Altre leggono due o tre nozioni scritte da altri e poi le rigurgitano ergendosi a “oracolo della SEO” su LinkedIn.

Essere un esperto SEO significa davvero “sapere di non sapere”. 

Nella SEO non c’è spazio per l’ego. 

Gli specialisti devono essere in grado di riconoscere gli errori commessi, sapersi mettere in discussione, prendere appunti su tutto ciò che fanno e anche darsi una pacca sulla spalla quando è giusto farlo. 

Come i migliori studenti sanno fare. 🙂

#13 Capacità di utilizzare gli strumenti SEO più diffusi (compresi quelli basati sull'intelligenza artificiale).

La SEO, come abbiamo visto, è fatta di una moltitudine di variabili.

Ogni cliente richiede la gestione di enormi quantità di dati, che emergono dal lavoro di analisi tecnica, on-page, off-page e dell’analisi costante dei competitor.

Gestire manualmente tutte queste variabili è praticamente impossibile.

Per farlo, è necessario attingere alla tecnologia giusta.

Al giorno d’oggi, c’è uno strumento per svolgere qualsiasi attività legata al processo SEO. Anche se le piattaforme disponibili sono centinaia, possiamo suddividerle in tre categorie principali:

  1. Ricerca: Strumenti che aiutano ad analizzare i concorrenti, svolgere la ricerca delle parole chiave, analizzare i backlink e altro ancora per trovare le lacune e opportunità e sviluppare una solida strategia SEO (ad esempio, i keyword planner). Fondamentale è anche capire come utilizzare i dati sulle parole chiave per informare la strategia dei contenuti. Esempio: Ahrefs o SEOZoom
  2. Ottimizzazione: Piattaforme che aiutano a capire come state andando e dicono come migliorare in base a parametri specifici (ad esempio, piattaforme di ottimizzazione dei contenuti e strumenti di analisi della velocità). Esempio: Oncrawl o ScreamingFrog
  3. Monitoraggio: Piattaforme che monitorano le prestazioni SEO (ad es. tecnologia di monitoraggio del ranking). Esempio: Google Search Console o GA4.

Imparando a utilizzare queste piattaforme, il consulente SEO sarà meglio equipaggiato per fornire risultati migliori ai propri clienti, risparmiandosi molti grattacapi.

#14 Content Marketing

La SEO ed il content marketing sono due aree del digital marketing che possono essere abbinate per aumentare la visibilità e il traffico organico di un sito web.

La SEO si occupa di ottimizzare le 3 aree delle quali abbiamo parlato nella parte iniziale di questa guida, mentre il content marketing si concentra sul fornire contenuti di alta qualità e coinvolgenti che attraggano e fidelizzino il pubblico target.

Un consulente SEO sapiente è consapevole che l’integrazione di SEO e content marketing può aiutarlo a sviluppare un’esperienza utente solida e duratura, importante per aumentare la fedeltà al marchio e per affermare l’azienda cliente come leader nel settore.

#15 Lingua inglese

L’inglese è, da sempre, la lingua principale del digital marketing e della tecnologia, e la SEO non è un’eccezione.

Avere una buona dimestichezza con questa lingua apre le porte a varie opportunità, fra le quali:

  • Ampliare le fonti dalle quali si attinge per la formazione
  • Potere leggere ad approfondire le Patents di Google relative alla SEO
  • Partecipare ad eventi e conferenze internazionali
  • Aprirsi ad opportunità di lavoro all’estero (o su clienti esteri)
  • Fare networking

Aggiungere una skill al proprio CV: secondo la CNN, la capacità di parlare due lingue è una delle competenze più cercate dalle aziende. 

Questa affermazione è confermata anche da una recente ricerca di Cambridge Assessment English, che ha rivelato che il 96% delle imprese italiane vede la padronanza dell’inglese come un elemento essenziale per il loro business.

#16 Google Ads

Come tutti sappiamo, Google Ads è il programma pubblicitario di Google

Grazie a Google Ads, è possibile creare annunci online per raggiungere gli utenti nel momento esatto in cui manifestano interesse per i prodotti e i servizi che offri.

Studiare e acquisire competenze in Google Ads, è sicuramente un’ottima decisione per un consulente SEO. 

Infatti, seguire i propri clienti sia lato SEO sia lato Ads può apportare vari benefici, in particolare: 

Traffico potenziato: Mentre la SEO si concentra sul traffico organico, Google Ads attira traffico a pagamento, assicurando insieme un aumento dei visitatori del sito web.

Maggiore consapevolezza del brand: La SEO costruisce credibilità, mentre Google Ads amplia la cosiddetta portata, rendendo il brand più familiare ai potenziali clienti.

Efficienza economica: Mentre Google Ads offre risultati immediati, la SEO garantisce un successo a lungo termine. Utilizzando entrambi, si ottengono quindi sia visibilità immediata che crescita sostenuta.

Come diventare consulente SEO

Non esiste un unico percorso o modo per diventare consulente SEO.

Io, ad esempio, ho iniziato un po’ per caso ad interessarmi a questa disciplina mentre facevo l’università, in particolare durante la tesi.

All’epoca (parliamo del lontano 2009!) la SEO mi incuriosì in quanto univa sia una componente analitica che quella creativa e si discostava da altri ambiti del digital marketing proprio per il fatto che non fosse vincolata a degli investimenti pubblicitari in senso stretto.

Mi affascinò da subito, inoltre, in quanto la percepivo come una disciplina più meritocratica rispetto ad altre nell’ambito del digital marketing.

Una volta finita l’università trovai lavoro come SEO junior in un’agenzia molto verticale sulla SEO e fu così che iniziai (nuovamente) a studiare e ad apprendere da persone con svariati anni di esperienza alle spalle.

Confesso che non è stato tutto rosa e fiori e non sono sempre stata appassionata a questa disciplina. 

Per molto tempo ho persino pensato che fosse noiosa.

Tuttavia non me ne sono mai allontanata, quanto piuttosto ho cercato di approfondire gli aspetti per me più interessanti, e soprattutto, di testare le regole senza mai dare nulla per scontato.

Ho avuto modo di lavorare con clienti di qualsiasi budget e dimensione, in tutto il mondo e questo mi ha portato – per forza – ad approcciare la SEO da angolature diverse, scoprendo che in realtà di noioso nella SEO non c’è proprio nulla.

Una cosa è certa: credo fermamente che per diventare bravi consulenti SEO sia fondamentale avere un proprio progetto personale e non limitarsi a fare consulenza “pura”.

Perché dico questo?

Perché quando si fa consulenza (e mi riferisco non solo al lavoro in agenzia ma anche a quello in-house – paradossalmente) raramente si ha il controllo completo del progetto. 

Se si lavora in agenzia, i clienti hanno i “loro tempi” (a meno che non siano estremamente impegnati). 

Se si lavora in-house, la SEO non è necessariamente la priorità degli stakeholder, quindi non è raro assistere ad un’alternanza di azione e stallo.

Se invece si ha un proprio sito (o più di uno) nel quale davvero mettere le mani in pasta, seguendo il proprio ritmo e le proprie intuizioni, testando idee ed ipotesi, credo che si possa crescere molto più velocemente. 

Inoltre, questo approccio consente di ottenere risultati che saranno davvero farina del vostro sacco, e anche di non dare per assodate delle “nozioni” solamente perché le avete lette su un libro/blog (anche se è il blog di Google 🙂 ).

Per chi sogna di diventare consulente SEO, segnalo alcune risorse fondamentali dalle quali partire:

Guide

  1. Una guida introduttiva alla SEO (Search Engine Optimization) messa a disposizione da Google per gli sviluppatori. Copre vari argomenti come i concetti fondamentali della SEO, la scansione e l’indicizzazione, il ranking e l’aspetto nella ricerca, e fornisce guide specifiche per differenti tipi di siti web come e-commerce, siti multilingue e siti educativi.
  2. Learning SEO” offre una roadmap gratuita per imparare la SEO attraverso guide e strumenti affidabili. Il sito è stato aggiornato l’ultima volta il 17 agosto 2023 e fornisce una guida completa per imparare o espandere le conoscenze sulla SEO, con l’obiettivo di aumentare il traffico organico di un sito web. La roadmap copre una varietà di concetti fondamentali della SEO, come la ricerca di parole chiave, la costruzione di link, l’ottimizzazione dei contenuti, e la SEO tecnica. Inoltre, fornisce consigli e suggerimenti su come stabilire una strategia SEO, cosa fare in caso di aggiornamenti degli algoritmi di ricerca, e altri argomenti correlati. Il sito include post di blog, guide, corsi online, risorse e strumenti gratuiti sviluppati dalla comunità SEO
  3. Due guide introduttive alla SEO realizzate rispettivamente da Ahrefs e da SEMRush

Libri

  1. SEO Google. La guida alla nuova SEO. Dagli intenti di ricerca al percorso di acquisto
  2. The Art of Seo: Mastering Search Engine Optimization
  3. SEO AUDIT AVANZATO – Strategie e tecniche per l’ottimizzazione dei siti web sui motori di ricerca.

Corsi

  1. Il corso SEO Base di Giovanni Sacheli

Le risposte di alcuni professionisti che stimo

Infine, ho chiesto ad alcuni professionisti che maggiormente stimo come sono diventati consulenti SEO.

Di seguito trovate le loro interessantissime risposte.

Amin El Fadil

Amin El Fadil

SEO Specialist
https://www.linkedin.com/in/aminelfadil/

Come sono arrivato alla SEO?

 Sono arrivato alla SEO quasi per caso, nel 2003. Ai tempi ero appassionatissimo di programmazione e hacking.

In una rivista – non ricordo se fosse Internet Magazine o Internet Professionale – scopro dell’esistenza della SEO e delle sue potenzialità.

Cerco su Google, trovo la leggendaria guida di Enrico Altavilla su motoricerca.info: ed è subito amore.

Di lì partono i primi esperimenti su domini gratuiti come Altervista, Blogspot, Forumfree e Splinder e i confronti nella sezione “Motori di ricerca” del forum di HTML.it.

Ricordo come se fosse ieri i confronti nel forum e via messaggistica – sotto pseudonimo! – con personaggi come agoago, key, Enrico Altavilla e diversi altri.

Poi arrivò il famigerato contest “Velocipedi equestri” di Giorgio Taverniti, che seguii con curiosità da spettatore, e la nascita della community del forum GT da cui trassi un ulteriore motivazione.

La passione crebbe e prese il sopravvento su tutte le altre. Da lì in poi, nel 2005 decisi che sarei diventato un SEO nella vita.

Quali sono i motivi di questa scelta e gli aspetti che maggiormente amano di questa disciplina?

Amo alla follia la SEO perché riflette quella che è la mia natura: sono una persona estremamente competitiva e decisa.

Nella SEO vince chi è in TOP3 per più keyword importanti possibile.

E a me dà un’estrema soddisfazione vedere nel concreto il risultato del mio lavoro espresso in un posizionamento difficile, un aumento di traffico organico e soprattutto di lead/vendite da quel traffico.

È un mestiere per certi versi “magico”, che non ti permette mai di sederti sugli allori o illuderti di sapere tutto, ma d’altro canto è estremamente meritocratico e ti restituisce quello che gli dai, con gli interessi.

Giovani Sacheli

Giovanni Sacheli

SEO Specialist
www.evemilano.com  

Come sono arrivato alla SEO?

 La transizione verso il ruolo di consulente SEO è stata un percorso intriso di scoperte e svolte significative, descritto ampiamente in un racconto personale su https://www.evemilano.com/diventare-consulente/.

La decisione di lasciare un ambito professionale in finanza, che non rispecchiava le mie aspirazioni, è maturata verso la fine del 2009, segnando l’inizio della mia esplorazione nel mondo dell’informatica, del marketing e del digitale.

La mia avventura iniziò con la vendita di spazi pubblicitari su Facebook, evolvendo successivamente verso la gestione di campagne su Google Ads.

Tuttavia, è stata la SEO a catturare intensamente il mio interesse, trasformandosi rapidamente in una passione profonda che continua a crescere.

Quali sono i motivi di questa scelta?

 La curiosità e il desiderio di modificare, migliorare e ottimizzare hanno sempre guidato le mie azioni. Sin da giovane, mi dilettavo a modificare il mio motorino per aumentarne le prestazioni, o il mio PC per poter esplorare giochi sempre più complessi.

Questa inclinazione verso la modifica e l’ottimizzazione ha trovato una nuova espressione quando ho scoperto la SEO.

Ogni intervento sul sito web, grande o piccolo, si traduceva in variazioni tangibili nelle SERP (Search Engine Results Pages), creando una reazione a catena che mi ricordava le modifiche apportate al mio motorino.

La SEO è diventata una sorta di campo di gioco professionale, dove ogni modifica apportata porta a risultati misurabili, stimolando un continuo processo di apprendimento e miglioramento.

 Quali sono gli aspetti che maggiormente amano di questa disciplina?

 La SEO rappresenta un ambito moderno e dinamico, ideale per menti curiose e analitiche. Apprezzo particolarmente la multidisciplinarietà che caratterizza questo settore: un professionista SEO può eccellere in svariati ambiti come la scrittura, la programmazione, il design, o la sistemistica, offrendo una ricca tavolozza di competenze da cui attingere.

L’infinita varietà di strategie e approcci rende la SEO un campo in continua evoluzione, dove non esiste una formula unica, ma una moltitudine di percorsi attraverso cui navigare. Inoltre, la verticalizzazione delle competenze rappresenta un altro aspetto stimolante.

Un consulente SEO può approfondire una nicchia specifica, divenendo un punto di riferimento in quel settore, pur mantenendo una visione olistica che abbraccia tutte le aree della SEO.

Questa dualità tra competenze orizzontali e verticali rende la professione SEO un’avventura continua, con un orizzonte di apprendimento che si espande ad ogni passo.

Uno degli aspetti più gratificanti della SEO è la tangibile ricompensa derivante da un lavoro ben svolto: vedere i clienti trarre beneficio in termini di performance economiche e soddisfazione è immensamente soddisfacente.

Il successo dei clienti trasforma l’energia investita in risultati concreti, generando un ciclo positivo di impegno, risultati e gratificazione.

Simone Serafini

Simone Serafini

SEO Team Leader
www.prowebconsulting.net

Come sono arrivato alla SEO?

L’interesse per la SEO mi è nato in seguito alla conclusione di un Master post universitario in SEO & Inbound Marketing.

Questo percorso di studi avanzati mi ha fornito le competenze  teoriche necessarie per iniziare ad aprirmi il mio primo Blog dedicato alla SEO e fare esperienza direttamente con la pratica.

Combinazione la mia laurea in Psicologia della Comunicazione e del Marketing ho una solida base per comprendere la psicologia degli utenti online. La curiosità di capire come le persone pensano e si comportano online è stata una spinta naturale verso il mondo del SEO.

I motivi di questa scelta?

 Analizzare il Search Intent: L’aspetto più affascinante del SEO è la capacità di decifrare l’intento di ricerca nascosto dietro ogni query. Questo permette di comprendere veramente cosa vogliono gli utenti e come possono essere aiutati.

Aiutare gli Utenti online: Il desiderio di guidare gli utenti online nella ricerca delle informazioni che realmente necessitano è una grande motivazione.

Il SEO non si limita solo a posizionare un sito web in alto nei risultati di ricerca, ma si tratta di garantire che gli utenti trovino ciò che stanno cercando nel modo più efficiente possibile.

Quali sono gli aspetti che maggiormente amano di questa disciplina?

 Lavoro Dietro le Quinte: Anche se il lavoro di un esperto SEO non è sempre visibile al grande pubblico, ha un impatto significativo sulle esperienze online di milioni di persone. Questo “lavoro nell’ombra” è estremamente gratificante.

Pubblicità Non Invasiva: A differenza di altre forme di marketing digitale, il SEO non è invasivo. Non interrompe l’esperienza dell’utente con annunci indesiderati.

Al contrario, si basa sull’intento genuino dell’utente, rendendo l’esperienza di ricerca più fluida e pertinente.

samuel-mazzotta

Samuel Mazzotta

Consulente SEO Specialist - Impulve Leader
www.impulve.com

Come sono arrivato alla SEO e quali sono stati i motivi di questa scelta?

Tutto è iniziato in maniera piuttosto insolita. Mi ritrovavo intrappolato in un lavoro privo di stimoli, una routine senza sfide né gratificazioni. Ero come in stallo. Ma, da autentico appassionato di tecnologia e incurabile nerd, ho trovato la mia via di fuga iniziando a creare i miei primi progetti di siti web da zero.

Ricordo ancora la sera in cui ho pubblicato il mio primo sito web: ero lì a chiedermi se qualcuno nel vasto mondo di Internet lo avrebbe trovato e mai visitato. Questa domanda mi ha spinto a sperimentare con molti aspetti del marketing digitale: dal web design alla scrittura persuasiva, dalle prime timide campagne pubblicitarie su Google e Facebook all’ardua sfida di comprendere e padroneggiare la SEO.

Proprio la SEO si è trasformata nella mia ossessione, nel mio gioco preferito. È lì che ho scoperto il brivido di vedere le mie pagine arrampicarsi sulle SERP, sfidando concorrenti che sembravano giganti, e la gioia delle prime vendite online dopo un percorso costellato di tentativi ed errori. Poi, con impegno e tanta fortuna, è diventato il mio lavoro.

Quali sono gli aspetti che maggiormente amano di questa disciplina?

Ciò che mi affascina della SEO è la sfida continua, perché gli algoritmi cambiano e ciò che funzionava ieri potrebbe non funzionare doman, direi che non ci si annoia mai 🙂 Ma quando inizi a capire il gioco, ti offre una sensazione di soddisfazione indescrivibile.

Quello che personalmente trovo eccitante è il perfetto equilibrio tra logica e arte. Da un lato, devi essere meticoloso, analitico, sempre aggiornato con gli ultimi cambiamenti degli algoritmi. Ma, dall’altro lato, c’è un enorme spazio per la creatività. Devi saper leggere tra le righe delle SERP, comprendere a fondo i tuoi competitor, e poi, quasi come un artista, creare qualcosa di unico, qualcosa che non deve solo essere attraente per i motori di ricerca, deve soprattutto essere utile per chi legge.

Non si tratta soltanto di catturare clic o dominare le classifiche. È questione di empatia, di saper prevedere le domande non ancora formulate, di offrire soluzioni che possono realmente trasformare il business dei clienti. È questa profondità, questa continua scoperta, che mi spinge ogni giorno ad amare ancora di più quello che faccio.

Quanto guadagna un consulente SEO

Anche in questo caso, la risposta è complessa e non univoca.

In primo luogo perché molti SEO in Italia lavorano come liberi professionisti e non sono necessariamente dipendenti di un’azienda.

Inoltre, per capire quanto si può guadagnare da consulente SEO, bisognerebbe

  • analizzare il livello di esperienza (più è alto, più lo stipendio sarà di conseguenza alto)
  • circoscrivere le attività ed il tipo di progetti ai quali si dedica
  • capire chi sono i clienti ai quali ci si rivolge

Per quanto riguarda i SEO freelance, alcuni offrono una consulenza strategica iniziale, ma poi non si occupano di seguire un progetto nella sua evoluzione operativa.

Altri invece, si occupano sia dell’aspetto strategico, sia di quello operativo.

Altri seguono il cliente per alcuni mesi, poi lasciano che egli proceda in autonomia.

Inoltre, dal momento che l’attività SEO può declinarsi in vari modi (SEO tecnica, SEO on page, SEO off-site, Copywriting) comporta necessariamente costi diversi in base alle attività che vengono offerte ed incluse nella consulenza.

Per quanto riguarda i SEO che lavorano come dipendenti, stando ai dati pubblicati da Talent.com, lo stipendio medio in Italia è di € 40.000 all’anno o € 20.51 all’ora.

Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di € 30.000 all’anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a € 54.500 all’anno.

Detto ciò, si tratta come sempre di stime da prendere con le pinze.

Stime stipendio consulente SEO

Infine, l’ubicazione e la specializzazione influenzano lo stipendio dei SEO (le aree urbane che generalmente offrono stipendi più alti

FAQ

Cosa fa un consulente SEO?

Un consulente SEO aiuta le aziende a migliorare il posizionamento dei loro siti web nei risultati dei motori di ricerca. L’obiettivo di un consulente SEO è quello di facilitare la ricerca da parte dei potenziali clienti, di aiutarvi a rimanere competitivi nella vostra nicchia e di aumentare il potenziale di guadagno della vostra azienda.

Quanto costa una consulenza SEO?

Dipende.

Una ricerca condotta da Ahrefs, pubblicata il 28 aprile 2023 e che ha coinvolto oltre 400 professionisti SEO, ha rivelato dettagli interessanti riguardo alle tariffe orarie, ai canoni mensili e ai prezzi per progetto nel settore SEO.

Tariffe Orarie:

  • $75-$100/ora è la tariffa oraria più comune.
  • In India, l’85,7% dei SEO ha una tariffa di $30 all’ora.

Canoni Mensili:

  • Il canone mensile più popolare è tra i $501 e $1.000.
  • I SEO negli Stati Uniti e in Canada spesso richiedono almeno $1.001 al mese.

Tariffe Per Progetto:

  • La tariffa per progetto più comune è tra $2.501 e $5.000.

Altre osservazioni chiave:

  • Agenzie e consulenti tendono a richiedere di più rispetto ai freelance.
  • L’esperienza è positivamente correlata con le tariffe: i SEO con più esperienza tendono a richiedere di più.
  • I SEO con clienti globali di solito sono più costosi rispetto a quelli che servono mercati locali.
  • I SEO in India, America Centrale e Sud America tendono ad avere le tariffe più basse.

Il SEO si può fare in qualsiasi CMS o ce ne sono alcuni che creano più difficoltà?

La SEO può essere effettuata con qualsiasi CMS.

Inoltre, secondo John Mueller di Google, la scelta del sistema di gestione dei contenuti (CMS) non ha un impatto diretto sulle classifiche di ricerca.

Google non riserva un trattamento preferenziale a un CMS rispetto a un altro e non c’è alcun vantaggio SEO intrinseco nella scelta, ad esempio, di WordPress rispetto a Wix, Squarespace o qualsiasi altra piattaforma.

I sistemi di ricerca di Google non si concentrano sul modo in cui una pagina web è stata creata, sia che sia stata codificata a mano o generata con un CMS.

Si concentra invece sul risultato finale che viene presentato agli utenti e sulla sua aderenza alle best practices SEO conosciute.

Anche se alcuni CMS sono più rinomati per le loro caratteristiche SEO-friendly, come WordPress, i fondamenti della SEO possono essere applicati a qualsiasi piattaforma.

Mueller ha sottolineato che tutte le piattaforme CMS mainstream sono in grado di creare pagine che funzionano bene nella ricerca, dato che possono implementare gli aspetti fondamentali della SEO, ben documentati, che non sono segreti o proprietari.

Quindi, a prescindere dal CMS utilizzato, se i webmaster e gli sviluppatori si attengono alle best practices SEO, utilizzano gli strumenti di test disponibili e, potenzialmente, i plugin o le impostazioni per mettere a punto la SEO, dovrebbero essere in grado di creare pagine con buone prestazioni nelle ricerche.

Tuttavia, è importante notare che la facilità di implementazione di strategie e tattiche SEO può variare da un CMS all’altro.

Alcune piattaforme possono offrire funzionalità SEO più semplici o automatizzate, rendendo più facile per gli utenti ottimizzare i loro siti web, il che è spesso un fattore cruciale per le persone che potrebbero non avere conoscenze SEO avanzate.

In conclusione, anche se la scelta del CMS non ha un impatto diretto sulle classifiche di ricerca secondo Google, l’usabilità e le funzionalità SEO fornite dal CMS possono influenzare la facilità con cui gli utenti possono implementare le migliori pratiche SEO.

Questo, a sua volta, può influenzare l’effettiva ottimizzazione di un sito web e, di conseguenza, le sue prestazioni nelle classifiche di ricerca.

Conclusioni

Conoscere e applicare la Search Engine Optimization (SEO) non è più un lusso, bensì una necessità per le aziende e organizzazioni che desiderano competere efficacemente nel mercato digitale.

Il consulente SEO emerge come la figura cardine in questa sfida, fornendo strategie e soluzioni su misura per garantire una presenza online duratura e solida.

Questa guida ha sottolineato l’importanza, la complessità, le competenze e le caratteristiche associate a questa professione.

Se stai valutando di entrare in questo settore o di affinare ulteriormente le tue competenze, è essenziale comprendere e rispettare gli standard e le best practice di questa scienza (e arte). J

Se invece sei alla ricerca di un professionista che ti aiuti nella crescita organica della tua realtà digitale, contattami.

Sarò felice di ascoltarti e progettare insieme un percorso che ti supporti nel raggiungimento dei tuoi obiettivi di business.

 

CHI SONO

Mi chiamo Sara.

Sono Consulente SEO dal 2013.

Mi appassiona aiutare le aziende e le organizzazioni non-profit a far crescere la propria visibilità organica (ovvero non legata a dinamiche pubblicitarie a pagamento) attraverso i canali digitali, in particolare attraverso la ricerca su Google.

Quando non sono concentrata nell’aiutare i miei clienti, mi dedico a testare nuovi impasti per la pizza napoletana, leggere (soprattutto saggistica), sciare o fare escursioni sulle meravigliose Dolomiti.

Se vuoi conoscermi meglio e scoprire le aziende e realtà che ho potuto supportare nel corso della mia carriera, ti invito a visitare il mio sito web.

Sara_Borghi_Chi_Sono

1 thought on “Consulente SEO: Chi è, di cosa si occupa e come diventarlo (Guida 2024)”

  1. Ottimo articolo che riassume in modo molto completo il mondo della SEO dal punto di vista del consulente. La SEO in generale trovo sia ancora “sottostimata” in Italia a favore (logicamente) di una PPC che pagando ti da tutto e subito.

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