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Internal linking: cos’è e guida completa per ottimizzare i link interni (+ template)

Indice dei Contenuti

Quando si parla di SEO si tende a parlare troppo poco dell’importanza dei link interni.

Ma prima ancora di vedere quelli che sono i benefici di una applicazione corretta dei link interni al proprio sito web, partiamo con una definizione base.

Un link interno è un collegamento da una pagina del vostro sito web a un’altra pagina interna al vostro sito web.

Sia gli utenti che i motori di ricerca utilizzano i link per trovare i contenuti del sito.

Gli utenti utilizzano i link per navigare all’interno del sito e trovare i contenuti desiderati.

Anche i motori di ricerca utilizzano i link per navigare nel sito e, tendenzialmente, non scopriranno una pagina se non ci sono link ad essa.

Esistono diversi tipi di link interni.

Oltre a quelli presenti nella homepage, nel menu di navigazione, nel feed dei post e così via, abbiamo anche quelli che si trovano all’interno dei contenuti.

Si tratta dei cosiddetti link contestuali.

I link contestuali indirizzano gli utenti verso contenuti interessanti e correlati.

Inoltre, consentono ai motori di ricerca di determinare quali contenuti del vostro sito sono correlati e il loro valore.

Più link riceve una pagina, più sembrerà importante ai motori di ricerca.

Pertanto, costruire una rete studiata di link interni è fondamentale per incrementare la visibilità organica delle pagine del vostro sito.

Ogni sito web è composto da link interni ed esterni.

Se i link interni collegano le pagine e i post del vostro sito web fra di loro, i link esterni collegano le vostre pagine ad altri siti web.

Vediamo ora più nel dettaglio quali sono i benefici dei link interni.

1.  Migliorano l’esperienza dell’utente

I link interni aiutano a costruire un’esperienza online solida, permettendo agli utenti di approfondire e informarsi su specifici argomenti di interesse. Così, rendono la navigazione intuitiva e soddisfacente, invitando l’utente a esplorare ulteriormente il sito.

2. Migliorano le metriche di coinvolgimento

Fornendo un percorso chiaro, si invogliano gli utenti a esplorare più pagine del sito, aumentando il tempo trascorso sulla pagina e riducendo il tasso di rimbalzo.

3. Indirizzano gli utenti verso la conversione

Per le aziende e-commerce, l’internal linking migliora la navigazione e guida l’utente verso la vendita. Una struttura di link interni ben costruita è fondamentale per portare il pubblico più in profondità nel funnel di conversione.

4. Costruiscono l’architettura del sito web

I link interni aggiungono un ulteriore strato all’architettura del sito, creando connessioni tra vari argomenti e sezioni, migliorando così il design dell’UX e trasformando pagine isolate in un’esperienza online comprensiva.

5. Migliorano l’efficienza di crawl

Un’efficace rete di link interni agevola il lavoro dei crawler dei motori di ricerca, migliorando la profondità e l’efficienza del crawl, e ottimizzando il budget di crawl.

6. Distribuzione della link equity

Ogni link del vostro sito ha un valore chiamato link equity.

Si tratta di una misura dell’autorità che il link trasmette da una pagina all’altra.

Collegare le pagine tra loro aiuta a diffondere questa link equity.

7. Comunicano a Google gli argomenti per i quali volete essere visibili

Avendo pieno controllo sull’aggiunta dei link interni, si può comunicare chiaramente a Google le associazioni tra keyword e pagine tramite l’anchor text, migliorando così la rilevanza delle pagine nei risultati di ricerca.

Come si crea una strategia di internal linking

Quando il vostro sito web possiede già:

  1. Dei buoni contenuti SEO
  2. Dei backlink (link provenienti da siti esterni)

la creazione di una strategia di linking interni dovrebbe essere una delle priorità all’interno della tua strategia di visibilità organica.

Un recente studio svolto da AuthorityHacker ha analizza l’impatto del linking interno sulla SEO, attingendo a dati approfonditi su oltre un milione di link.

Lo studio utilizza due insiemi di dati, uno da 500k SERP per parole chiave ad alto volume e a coda lunga, e un altro comprendente 10k URL che si posizionano sulla prima pagina di Google, analizzando varie metriche di link e backlink attraverso l’API di Ahrefs.

Di seguito, un breve recap di quanto è emerso da questa ricerca.

Link interni e ranking

  • Il numero di link interni da solo non è correlato a un posizionamento più elevato su Google, ma se abbinato al numero di domini di riferimento e all’URL Rating di Ahrefs, emerge una chiara correlazione.
  • Lo studio convalida il fatto che i link interni trasferiscono efficacemente l’autorità, soprattutto quando provengono da pagine con una quantità sostanziale di link esterni, e servono come solida tattica SEO per migliorare le classifiche delle pagine strategiche.
  • Le pagine di alto livello tendono ad avere più backlink interni, spesso con un testo di ancoraggio vario, il che suggerisce un’interazione armoniosa tra quantità e diversità dei link.

Importanza del testo di ancoraggio e del testo circostante

  • È stata riscontrata una correlazione significativa tra il testo di ancoraggio dei link interni e la presenza di parole chiave, indicando l’importanza dei testi di ancoraggio nella SEO.
  • Google potrebbe basarsi principalmente su unità informative di base come parole chiave, link e testi di ancoraggio, grazie al continuo sviluppo delle tecnologie di elaborazione del linguaggio naturale.

Struttura ottimale dei link interni

  • Un’architettura del sito ben strutturata e suddivisa in sezioni facilita un crawling efficiente da parte di Google, con un impatto positivo sulla visibilità del sito.
  • Le pagine più performanti sono di solito più vicine alla homepage e potenzialmente percepite come più critiche da Google; inoltre, è più probabile che i link interni provengano da pagine contenute nella stessa sezione (o silo) del sito, migliorando la rilevanza e il trasferimento di autorità.

Quantità di link interni ed esterni

  • Lo studio ha rilevato una sorprendente correlazione tra il numero di link interni ed esterni di una pagina e il suo posizionamento nei risultati di ricerca: le pagine più votate hanno una media di 85 link interni e 16 esterni.
  • Tuttavia, se da un lato un numero maggiore di link sembra essere vantaggioso, dall’altro è possibile che si verifichino effetti negativi con un numero eccessivo di link, sottolineando l’importanza di mantenere una struttura di link equilibrata e orientata al valore per gli utenti.

Alla luce di questi dati, lo studio sottolinea il ruolo significativo dei link interni nella strategia SEO, evidenziando la necessità di avere:

  • un’architettura del sito ben strutturata
  • una selezione dei link e degli anchor text basata sulla rilevanza
  • un approccio equilibrato al numero di link presenti in una pagina.

Applicando queste intuizioni, i costruttori di siti autorevoli possono sfruttare il linking interno per ottimizzare efficacemente i loro contenuti, incrementare le classifiche e aumentare il loro valore SEO.

Di seguito trovate la mia guida (+ template su Google Sheet) per eseguire una audit dei link interni del vostro sito.

Questa guida (ed il template) si applicano molto bene a siti eCommerce.

1.    Create una copia del mio template gratuito
2.    Aggiungete le pagine del sito che volete ottimizzare nella seconda tab (Pagine)

Inserite nella scheda “Pagine” tutti i vostri contenuti che volete posizionare.

Con questo intendo tutte le pagine che volete posizionare su Google (tutte le pagine di categoria + pagine di prodotto + articoli del blog).

3.Aggiungete ulteriori dati per ogni URL

Per ciascuna URL, aggiungete le seguenti informazioni (il foglio di calcolo le utilizza per automatizzare un algoritmo di prioritizzazione).

  • Numero di parole
  • Tipo di pagina: I link interni condividono l’autorità dei backlink e indicano anche la priorità di una pagina nell’architettura di un sito. Le pagine più importanti devono quindi ricevere più link interni se si vuole che si posizionino su Google.

Inserendo queste informazioni, ogni pagina verrà etichettata con una priorità commerciale da 1 a 3, come in questo caso:

4. Aggiungere i dati dei link interni alla scheda #3

Nota: per questo step potete utilizzare Ahrefs oppure uno strumento quale Oncrawl.

Andate su Ahrefs. Inserite l’URL del sito e poi andare sul report “Best by Links” e “Internal backlinks”.

Esportate i dati ed incollateli nella sche da “Ahrefs Raw Data”.

5. Aggiungete i dati relativi alle pagine orfane nell’ultima tab

Successivamente, utilizzate il vostro tool di analisi tecnica preferito (io utilizzo Oncrawl) per trovare le pagine orfane. Copiate ed incollate le URL di tali pagine nella scheda “Pagine orfane”, dove verranno popolati automaticamente gli altri campi.

6. Analizzate i risultati

A questo punto, completato tutto il lavoro di inserimento dei dati, potete analizzare i risultati.

Nella scheda “Pagine”, le celle colorate in rosso mostrano le URL che hanno un numero inferiore di link rispetto al minimo raccomandato menzionato in precedenza.

Potete filtrare questi risultati per priorità commerciale per ordinare l’elenco.

Iniziate quindi e a creare link a tali pagine (suggerimenti alla fine di questo articolo).

Vi consiglio vivamente di considerare questi numeri come un punto di partenza, non come un punto di arrivo. Solo perché una landing page ad alta priorità è evidenziata in VERDE, non significa che sia “finita”.

Il mio consiglio è di aggiungere continuamente link interni alle pagine prioritarie dei vostri siti su quasi tutti i nuovi contenuti.

In questo modo, farete sì che Google veda tali pagine come rilevanti, sempre.

7. Correggete tutte le pagine orfane

È molto difficile che una pagina si posizioni su Google se ha zero link interni.

Le pagine orfane sono difficili da scoprire, da scansionare e da indicizzare.

Quindi, correggete tutte queste pagine il prima possibile.

Consigli finali sull’internal linking

  1. Non esiste un vero e proprio limite massimo per i link interni. Se una pagina è altamente prioritaria per la vostra attività, continuate a creare link interni verso di essa.
  2. Se una pagina si trova nel menu o nel piè di pagina, può sembrare che abbia centinaia di link. Ma i link interni contestuali dovrebbero essere l’obiettivo principale.
  3. Tenete sempre a mente le persone nella creazione dei link interni. Inseriteli in modo tale che puntino a pagine di argomenti correlati, utilizzando un testo di ancoraggio che sia utile per l’utente.

Per ottenere grandi risultati, aggiungete link interni sulle pagine che ricevono molti backlink, che puntino alle pagine ad alta priorità. I link interni trasmettono autorità

CHI SONO

Mi chiamo Sara.

Sono Consulente SEO dal 2013.

Mi appassiona aiutare le aziende e le organizzazioni non-profit a far crescere la propria visibilità organica (ovvero non legata a dinamiche pubblicitarie a pagamento) attraverso i canali digitali, in particolare attraverso la ricerca su Google.

Quando non sono concentrata nell’aiutare i miei clienti, mi dedico a testare nuovi impasti per la pizza napoletana, leggere (soprattutto saggistica), sciare o fare escursioni sulle meravigliose Dolomiti.

Se vuoi conoscermi meglio e scoprire le aziende e realtà che ho potuto supportare nel corso della mia carriera, ti invito a visitare il mio sito web.

Sara_Borghi_Chi_Sono

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