Topic Cluster e Pillar Page: Guida Completa 2023

Topic Cluster e Pillar Page: Guida Completa 2023

Indice dei Contenuti

Introduzione

Nel panorama in costante evoluzione della SEO e del content marketing, termini comuni come topic cluster, pillar page, hub e spoke tendono a creare confusione.

Vediamo di fare chiarezza.

Topic cluster: un gruppo di pagine correlate a un argomento centrale, di solito costituito da una pagina hub, creato per stabilire l’autorità e migliorare i posizionamenti di ricerca. Devono essere collegate fra loro da link interni; sinonimo di strategia di contenuti hub and spoke.

Pillar page: pagine complete che trattano in modo approfondito un argomento per ottenere backlink e stabilire l’autorità.

Se si unissero una pagina hub e le sue pagine cluster in un’unica pagina, questa diventerebbe una pillar page.

Entrambe le strategie di content marketing migliorano l’UX, migliorano la struttura del sito attraverso l’internal linking, stabiliscono l’autorità del dominio e degli argomenti e aderiscono alla nuova priorità dei contenuti basati sugli argomenti da parte degli algoritmi dei motori di ricerca come Google.

Un’implementazione efficace dei topic cluster e delle pillar page migliora la visibilità organica, il traffico al proprio sito e consolida la performance SEO nel lungo termine.

Facciamo ordine nelle definizioni

La terminologia propria della SEO e del content marketing è che è sempre in evoluzione, grazie al mondo della ricerca in continua evoluzione.

Un esempio perfetto di ciò è rappresentato da keyword proprie del content marketing quali topic cluster, pillar page, hub e spoke.

Questi termini vengono utilizzati in modo intercambiabile o vengono pronunciati così spesso che probabilmente non si è più sicuri del loro significato.

Ma prima di immergersi nelle definizioni, è necessario capire perché le distinzioni sono importanti.

La SEO sta attraversando un periodo di trasformazione, in quanto gli algoritmi dei motori di ricerca si stanno adattando per tenere il passo con query più lunghe e conversazionali da parte degli utenti (si pensi alla ricerca vocale) e con gli sviluppi dell’intelligenza artificiale generativa.

Ad esempio, i recenti aggiornamenti dell’algoritmo di Google si concentrano sul fornire agli utenti la migliore esperienza di ricerca possibile, valutando i siti web non solo per la keyword di ricerca principale, ma anche per i suoi sinonimi, sotto-argomenti, domande correlate e altro ancora.

In sintesi, Google ora tende preferire i contenuti organizzati sulla base di argomenti (topic) rispetto a quelli organizzati per keywords.

Per gli esperti SEO e i content marketer di oggi è quindi importante sapere cos’è una strategia di topic cluster e come implementarla correttamente per ottenere risultati.

Che cos'è un topic cluster?

Un topic cluster è un approccio alla strategia dei contenuti SEO che consiste nel creare pagine di sotto-argomenti (pagine cluster) per stabilire l’autorità intorno a un argomento centrale.

Questo argomento centrale assume spesso il nome (e la forma) di pagina hub.

Una pagina hub serve principalmente come risorsa di navigazione per un argomento generale che rimanda a tutte le pagine cluster su sotto-argomenti correlati.

Le pagine cluster approfondiscono i dettagli dell’argomento più ampio per fornire informazioni più profonde e specifiche.

Esempio di Topic cluster

Se realizzato in modo efficace, l’obiettivo di un topic cluster è quello di rispondere a tutte le domande e ai quesiti correlati di una persona su un’area tematica specifica del vostro settore/ambito.

Ogni pagina cluster è costruita intorno a una specifica parola chiave a coda lunga che rientra in una nicchia dell’argomento centrale.

Inoltre, ciascuna pagina cluster rimanda alla pagina centrale (hub) e la pagina centrale rimanda a tutte le pagine del cluster, tramite una struttura di link interni.

In questo modo, quando una pagina ottiene buoni risultati nelle SERP, l’intero cluster ne trae beneficio in termini di visibilità su Google.

Il topic cluster è, ad oggi, il modo più efficace di strutturare i contenuti del proprio sito web, piuttosto che creare blog o articoli singoli, non correlati e privi di link fra di loro.

Il topic cluster, inoltre, aiuta a migliorare le prestazioni dei contenuti nelle SERP, rendendo più facile sia per gli utenti che per i motori di ricerca la scoperta di contenuti correlati.

Questa strategia di contenuti aiuta, infine, a distinguere il vostro sito web come fonte autorevole sull’argomento, aumentando così la visibilità organica complessiva del sito.

Che cos'è una pagina pillar?

Una pillar page (detta anche cornerstone content, skyscraper content o pillar content) è una pagina completa e indipendente che tratta un argomento in modo approfondito in un’unica pagina.

A differenza di un hub, l’obiettivo principale di una pillar page è quello di trattenere il lettore sulla pagina, fornendo tutte le informazioni che potrebbe cercare in relazione all’argomento.

L’obiettivo SEO delle pillar page è assicurarsi backlink di alta qualità da siti esterni autorevoli, migliorare il posizionamento nelle SERP per l’argomento principale e sviluppare l’autorità sull’argomento e all’interno del settore.

Esempio di struttura di pillar page

Le pillar page tendono a includere un indice dei contenuti per migliorare la UX, consentendo agli utenti di navigare rapidamente verso la sezione desiderata.

Come gli hub, anche le pillar page incorporano una struttura di collegamenti interni, ma seguono una strategia di collegamento naturale a link – sia interni che esterni – che aggiungono valore al lettore.

Sebbene le pillar page e gli hub tendano a differire nei loro obiettivi primari, le pillar page possono fungere da ibrido hub/pillar.

Un approccio ibrido combina una copertura super approfondita di un argomento con un approccio di collegamento in stile directory alle pagine cluster correlate.

Quanto devono essere lunghe le pillar page?

Non esiste una lunghezza standard che distingua una pagina pillar da un’altra pagina.

La lunghezza del contenuto di una pillar page non è importante quanto garantire che l’argomento sia trattato in modo esaustivo e che si forniscano tutte le informazioni di cui gli utenti hanno bisogno.

Nella maggior parte dei casi, i contenuti delle pillar page devono essere più lunghi, ma non c’è un numero preciso di parole che Google o i lettori cercano.

“Hub and spoke” vs. “topic cluster” vs. “pillar page”: qual è la differenza?

Chi si occupa di SEO e/o di Content Marketing ama utilizzare le ultime buzzword.

Di conseguenza, la terminologia cambia continuamente e anche le definizioni variano da azienda ad azienda o addirittura da team a team.

A seconda del professionista con cui parlate, sentirete parlare di hub, spoke, topic cluster e pillar pages.

Ma quale terminologia è davvero corretta e in che modo si differenziano?

Comincio col dire che quella che viene chiamata strategia “hub and spoke” è sinonimo di strategia “topic cluster”.

I topic cluster, le pagine dei cluster e i contenuti dei cluster sono semplicemente i nuovi termini, più in voga, che i content marketer hanno adottato per allinearsi meglio alla rinnovata priorità di Google per i contenuti incentrati sugli argomenti.

Le vere differenze entrano in gioco quando si confrontano le pagine hub con le pagine pillar.

Non sono la stessa cosa, a dispetto di quello che dicono altre risorse.

Le differenze fondamentali tra hub e pillar riguardano:

  • la loro funzione
  • il loro obiettivo e
  • la struttura dei link.

Una pagina hub fornisce una panoramica di un ampio argomento, che può essere breve come poche frasi o abbastanza lunga.

La funzione principale di un hub è quella di fungere da risorsa di navigazione per gli utenti.

Un hub includerà i link a tutte le pagine cluster all’interno dell’hub.

Anche tutte le pagine cluster devono essere collegate tra loro e all’hub tramite link interni.

Lo scopo o l’obiettivo di questa pagina è quello di aiutare gli utenti ad accedere facilmente alle pagine dei cluster che forniscono le informazioni approfondite che stanno cercando su un determinato argomento o su un sotto-argomento correlato.

Gli hub sono spesso implementati come directory.

Ad esempio, l’hub di Ahrefs sulla SEO è organizzato per argomenti e costuisce una directory facilmente accessibile per gli utenti che voglione trovare informazioni su sotto-argomenti correlati alla SEO.

Tuttavia, gli hub possono fornire una copertura più approfondita di un argomento prima di passare alla funzione di navigazione primaria.

Come già accennato, le pillar page sono spesso pagine autonome che trattano in modo approfondito un singolo argomento in un’unica pagina.

La funzione di una pillar page, invece, è duplice:

  1. posizionarsi bene nelle SERP per l’argomento principale trattato, trattandolo in modo esaustivo.
  2. mantenere l’utente sulla pagina fornendo la risposta che sta cercando.

Indipendentemente dall’implementazione di hub, pillar page o, idealmente, un mix di entrambi, i due elementi più critici sono:

  1. Assicuratevi che il contenuto sia correlato ai problemi che la vostra azienda aiuta a risolvere attraverso i vostri prodotti o servizi. In caso contrario, state investendo risorse preziose per assicurarvi il posizionamento nelle ricerche di utenti estranei al vostro pubblico di riferimento, senza alcuna probabilità di conversione.
  2. Incorporate una struttura di link interni. Questo vale:
    • per la pagina Hub verso le pagine del suo cluster
    • per le pagine cluster verso la pagina hub
    • per le pagine pillar, che devono mirare a incorporare link interni a risorse utili in modo naturale.

Questi sforzi legati all’internal linking sono il motore del successo SEO di queste strategie di contenuto.

I vantaggi SEO dei topic cluster e delle pillar page

Queste diverse strutture di contenuto offrono molti vantaggi SEO che possono migliorare significativamente la visibilità e il posizionamento del vostro sito web nelle SERP.

I topic cluster e le pillar page sfruttano la natura interconnessa dei contenuti, sia internamente che esternamente, per migliorare l’esperienza dell’utente e la visibilità sui motori di ricerca.

Come funzionano i topic cluster e le pillar page

Contenuti organizzati: I topic cluster e le pillar page contribuiscono a creare una struttura del sito web più organizzata. Raggruppando i contenuti correlati attorno a un argomento centrale all’interno di un topic cluster, si rende più semplice per gli utenti navigare verso le risorse di cui hanno bisogno e trovare le informazioni pertinenti. Con una pillar page, si fornisce tutto ciò che l’utente desidera a portata di un clic.

Link interni: I link interni sono un elemento cruciale dei topic cluster. I link interni aiutano i motori di ricerca a riconoscere la profondità e l’ampiezza dei contenuti su un argomento specifico, migliorando il valore SEO complessivo del sito.

Ogni pagina del cluster rimanda alla pagina hub e la pagina hub rimanda alle pagine del cluster. I motori di ricerca utilizzano la comprensione semantica per fornire agli utenti i risultati più pertinenti.

L’anchor text dei link interni dalla pagina hub alle pagine pillar correlate promuove la SEO semantica.

Ogni collegamento ipertestuale topicamente rilevante che punta a una pagina del cluster mostra ai motori di ricerca che state trattando vari aspetti di un argomento. Questo, a sua volta, segnala ai motori di ricerca che i vostri contenuti sono completi e informativi.

Costruzione dell’autorità: Man mano che il vostro topic cluster si espande o la vostra pillar page si assicura più backlink di qualità da siti esterni, l’autorità del vostro sito web sull’argomento cresce.

Questa autorevolezza viene riconosciuta dai motori di ricerca, con conseguente aumento del posizionamento delle pagine del cluster e, di conseguenza, delle pagine hub e pillar.

Perché i topic cluster e le pillar page sono importanti per la SEO

Migliore UX: quando gli utenti visitano il vostro sito web e trovano una struttura ben organizzata con contenuti interconnessi tramite topic cluster, è più probabile che rimangano più a lungo e cresca l’engagement. Quando gli utenti approdano su una pillar page, è anche probabile che vi trascorrano più tempo, data la completezza dell’argomento trattato e la varietà degli approfondimenti forniti. Questa esperienza positiva per l’utente segnala ai motori di ricerca che il vostro sito offre informazioni preziose e che gli utenti trarrebbero beneficio dalla loro navigazione e lettura.

Migliori posizionamenti di ricerca: I link interni al topic cluster – fra pagina hub e pagine pillar – segnala ai motori di ricerca che i vostri contenuti sono correlati, completi e autorevoli. Questo può portare a posizionamenti più alti nelle SERP, aumentando la visibilità del vostro sito web e portando più traffico organico.

Adattamento agli algoritmi dei motori di ricerca: I motori di ricerca come Google continuano a evolvere i loro algoritmi per comprendere meglio l’intento e il contesto di ricerca degli utenti. I topic cluster e le pillar page si allineano a questa evoluzione fornendo una visione olistica di un argomento, in linea con il modo in cui i motori di ricerca interpretano e valutano i contenuti.

Vantaggi a lungo termine: Una volta creato, un topic cluster o una pillar page ben strutturati possono continuare ad attrarre traffico organico a lungo termine. Aggiornando e ampliando i contenuti del cluster o delle pillar, si rafforza la propria autorità sull’argomento e si mantiene la visibilità ottenuta sulle SERP.

Inoltre, i topic cluster e le pillar page offrono maggiori opportunità di attrarre gli utenti in ogni fase del loro percorso di ricerca e di posizionarsi per i cosiddetti “Featured snippet” che appaiono prima dei classici link, occupando molto spazio nella SERP.

esempio di featured snippet

Come creare un topic cluster

Vediamo ora, passo dopo passo, un esempio di come creare un topic cluster.

1. Scegliere un argomento

In primo luogo, considerate le aree tematiche rilevanti per vostra attività per le quali volete diventare più autorevoli (= visibili) online.

Poi, fra queste scegliere un argomento direttamente correlato ai vostri prodotti o servizi, che sia:

  • popolare per il vostro pubblico di riferimento
  • abbastanza ampio da poter creare più pagine di cluster intorno ad esso e
  • avere un volume di ricerca sufficiente a giustificare l’investimento di risorse necessario.

Una volta scelto, potete utilizzare il report “Keywords Explorer” di Ahrefs per analizzarlo ulteriomente.

screenshot Keywords Explorer da Ahrefs

Nell’esempio qui sopra, ho inserito il macro-argomento “trekking” per accedere ai dati su:

  • volumi di ricerca mensili
  • parole chiave correlate da considerare
  • domande più frequenti relative all’argomento

cluster relativi all’argomento che avete scelto

2. Strutturate il cluster

Una volta definito l’argomento, è necessario costruire la struttura del cluster.

Se avete una buona quantità di contenuti di qualità sul vostro sito, questo è un buon momento per fare un audit e capire:

  • quali argomenti già coprite
  • quali argomenti sono attualmente assenti sul vostro sito

Potreste inoltre essere in grado di ottimizzare e integrare le pagine esistenti in un nuovo topic cluster, risparmiando tempo e migliorando le prestazioni di quelle pagine.

Successivamente, è il momento di creare la struttura del cluster.

A quali sotto-argomenti volete dare la priorità all’interno del cluster?

Basatevi su ciò che interessa maggiormente al vostro pubblico mediante la keyword research e l’analisi dei competitor.

In genere, le pagine cluster sono associate a parole chiave long-tail (a cosa lunga), che sono piuttosto specifiche e con un volume di ricerca medio-basso.

Questo perché le pagine dei cluster vi danno la possibilità di attirare utenti che si trovano più avanti all’interno del customer journey.

3. Create la pagina hub e le pagine pillar

Una volta delineata la struttura del cluster, siete pronti per iniziare a scrivere.

Ecco i componenti fondamentali a cui dare priorità durante la creazione dei contenuti del topic cluster:

  • Navigazione. Gli hub devono funzionare come risorse di navigazione. Devono rendere facilmente accessibili le pagine pillar con l’obiettivo di mandare gli utenti a tali pagine.
  • Evergreen. I contenuti evergreen sono contenuti non seguono una stagionalità specifica. Questo tipo di contenuti ha una rilevanza di lunga durata e non richiede aggiornamenti e manutenzioni mensili. Produce risultati affidabili e a lungo termine.
  • Link. Un hub deve collegarsi a tutte le pagine dei suoi cluster. Queste pagine del cluster devono collegarsi tra loro e all’hub. Assicuratevi di collegare internamente tutti i contenuti del topic cluster tra loro e con la pagina dell’hub, in modo che i motori di ricerca e gli utenti capiscano che i contenuti sono tutti collegati allo stesso argomento.
  • Ottimizzati. Tutti i contenuti pubblicati sul vostro sito web devono essere ottimizzati per la ricerca e fare in modo che gli elementi della SEO on-page siano presi in considerazione.

 

L’ideale sarebbe pubblicare alcune pagine cluster contemporaneamente. Prima le pubblicherete, infatti, prima inizierete a vedere i risultati.

4. Impostate una reportistica accurata

Infine, create un’accurata reportistica sui topic cluster per analizzarne l’andamento e mostrare come questi performino in quanto a posizionamento delle parole chiave, traffico e conversioni.

Una reportistica chiara, che contiene le KPI utili al vostro business vi aiuterà a generare un maggiore consenso all’interno dell’organizzazione e attrarre investimenti per scalare e replicare questo importante processo SEO.

Esempi di topic cluster di successo

Uno dei principali vantaggi dei topic cluster è che qualsiasi azienda o settore può implementarli.

Si tratta di un’ottima strategia per le aziende che cercano di aumentare la propria autorevolezza o rilevanza su un argomento specifico.

Ricordate che l’obiettivo finale della creazione di topic cluster non è solo quello di diventare più rilevanti rispetto all’argomento principale su cui state creando i contenuti, ma anche quello di contribuire ad aumentare il posizionamento delle parole chiave, il traffico e altre metriche end-of-funnel come le conversioni organiche, le vendite e i lead.

Per aiutarvi a iniziare la vostra strategia di topic cluster, ecco tre esempi di topic cluster di successo realizzati da alcune importanti aziende:

Come creare una pillar page

Pur essendo simili alla creazione di topic cluster, le pillar page hanno alcune caratteristiche diverse da tenere in considerazione.

1. Identificate un argomento

Come per i topic cluster, è necessario iniziare con l’identificazione dell’argomento principale.

Ad esempio, una pillar page che potrebbe rientrare nel topic cluster “trekking” è “migliori scarpe da trekking”.

Quindi, ricercate ad analizzate le parole chiave relative a questo argomento.

Ricercate i punti dolenti del vostro pubblico e le domande relative a questo argomento.

Ad esempio:

  • migliori scarpe da trekking uomo
  • migliori scarpe da trekking donna
  • migliori scarpe da trekking bambini
  • migliori scarpe da trekking per l’estate
  • migliori scarpe da trekking per l’inverno
  • migliori scarpe da trekking per impermeabili

Esplorate anche le domande che gli utenti pongono direttamente a Google, quali:

  • Qual è la migliore marca di scarpe da trekking?
  • Quali scarpe per fare trekking?
  • Quali sono migliori scarponcini da trekking?
  • Che differenza c’è tra Trail e trekking?

In questa fase può essere utile sfruttare l’audit del sito per verificare se avete già dei contenuti che coprono questo argomento (+ sotto argomenti) e che potrebbero essere migrati su questa pagina pillar.

2. Create la struttura

Per costruire una pillar page di successo è fondamentale eseguire una analisi dei competitor e scoprire quali URL si trovano ai primi posti nella SERP di Google per l’argomento principale + sotto-argomenti della vostra pillar page.

Potete fare un’analisi manuale delle SERP oppure, anche in questo caso, utilizzare uno strumento quale Ahrefs, per capire l’intento di queste pagine e per trarre ispirazione su come strutturare la vostra pillar page, comprese le raccomandazioni sugli headings (H2, H3, ecc).

screenshot da ahrefs topic cluster

Altri strumenti, quali SurferSEO oppure Thruuu possono farvi risparmiare molto tempo in questa fase, svolgendo in modo automatico l’analisi dei top-ranking competitor per un determinato argomento e suggerendovi sia gli header sia le keyword che potreste includere nella vostra pagina pillar.

Utilizzate queste informazioni per:

  1. determinare il tipo di pillar page più adatto all’argomento (guida, articolo di blog…)
  2. creare contenuti completi e coinvolgenti che forniscano risposte e approfondimenti.
  3. capire “cosa manca” nei contenuti dei competitor o come potete colmare voi stessi tale lacuna informativa.

3. Scrivete la pillar page

Tenete a mente questi elementi per realizzare una pillar page di successo:

  • È completa. Lo sappiamo, l’avete capito, ma è bene ripeterlo. Aspettatevi di dedicare molto tempo alla scrittura e alla ricerca dei contenuti delle vostre pillar page, visto che devono essere molto estesi per coprire l’argomento principale. Ricordate: il vostro obiettivo è quello di trattenere l’utente sulla pagina fino a quando non avrà appreso tutto ciò che ha bisogno di sapere.
  • È UX-friendly. La vostra pillar page deve essere ben strutturata e facile da navigare. Questi articoli tendono a essere lunghi. Aiutate i lettori (e i crawler dei motori di ricerca) e semplificate la navigazione includendo un indice ipertestuale.
  • Contiene link utili. A differenza degli hub, questi non dovrebbero includere link a ogni singolo articolo che avete su un sottoargomento correlato. Privilegiate i link interni ed esterni che aggiungono valore al lettore, come i link a studi recenti, modelli e altre risorse.
  • È ottimizzata. Seguite sempre le best practice SEO on-page quando create i contenuti per il vostro sito web, tra cui meta-descrizioni accattivanti, tag alt per le immagini e altro ancora.

 

Ricordate che le pagine pillar sono le fondamenta della vostra strategia di contenuti.

Migliorano l’esperienza dell’utente, mostrano la vostra competenza, aiutano il vostro pubblico di riferimento e soddisfano i motori di ricerca.

Tipologie di pillar page efficaci ed esempi

La maggior parte delle pillar page rientrano in una delle seguenti tipologie:

  • Pillar page “Guida”
  • Pillar page “Cosa”
  • Pillar page “Come”

Vediamole più nel dettaglio, con alcuni esempi.

Pillar Page “Guida”

Una pillar page del tipo “guida” è una guida completa su un determinato argomento.

Questo tipo di pillar funziona spesso come una risorsa di livello 101 per i principianti o come una guida avanzata e approfondita per gli utenti più esperti, con link a contenuti interni ed esterni correlati che aggiungono valore al lettore.

La pagina Shopify SEO Tips di Conductor è un esempio di pillar page di guida.

Come la maggior parte delle pillar page, include un indice ipertestuale per migliorare la UX (user experience) in modo che gli utenti possano saltare direttamente alla sezione più pertinente alle loro esigenze.

Inoltre, la pagina include molti link interni ed esterni per aiutare i lettori a implementare con successo la SEO di Shopify.

I link interni all’articolo forniscono l’accesso ad altre risorse utili come la costruzione di link per i siti di eCommerce e una guida approfondita su Magento 2.

I link esterni sono inclusi ogni volta che è disponibile una risorsa di livello esperto per fornire una guida approfondita su un’esigenza correlata, ad esempio una risorsa dell’Help Center di Shopify su come verificare il vostro negozio con Google Search Console e il post del blog di Shopify sull’utilizzo degli URL canonici in Shopify.

L’obiettivo non è quello di sostituire o competere con queste risorse di Shopify, ma di fornire una “repository” centrale riguardo ai consigli sulla SEO per Shopify che gli utenti possano usare sempre come riferimento.

Cambiando settore, un altro esempio di pillar page “guida” è questa ottima guida alla preparazione del caffè.

Pillar Page “Cosa”

Simile al tipo di pillar page guida, una pillar page what-is fornisce una descrizione approfondita di un determinato argomento, spesso includendo cos’è, come funziona e perché è importante conoscerlo.

La differenza principale tra una guida e una pillar page what-is è che quest’ultima si rivolge a frasi di ricerca formattate come: cos’è [+ argomento].

Puntando su questo tipo di frase chiave, queste pagine hanno maggiori probabilità di ottenere un Featured Snipper sulle SERP.

Si tratta di un modo efficace per aumentare il traffico organico e il riconoscimento del marchio.

Esempio di pagina pillar “cosa”:

  1. The Beginner’s Guide to Link Building

Pillar Page “Come”

Infine, ma non per questo meno importante, c’è la pagina pillar del tipo “come”, che si concentra sull’aiutare i lettori a risolvere i loro problemi con una guida o un tutorial passo dopo passo, incorporando link naturali a risorse interne ed esterne che forniscono ulteriore assistenza o consigli.

Simile alla pillar “cosa”, questo tipo di pillar si rivolge a frasi di ricerca formattate come: come fare [+ attività/argomento].

Ciò contribuisce ad aumentare le probabilità di ottenere visibilità nel Featured Snippet della SERP ed ottenere quindi maggiore visibilità e traffico organico.

Esempio di pagina pillar “come”:

  1. How to create a website

Ulteriori esempi di pillar page:

Conclusioni

In un mondo digitale in incessante evoluzione, comprendere e implementare efficacemente i topic cluster è diventato imperativo per chiunque desideri ottenere risultati nel campo del content marketing e della SEO.

Tramite questa guida, ho voluto approfondire come questa strategia può essere utilizzata per stabilire autorità, migliorare la struttura del sito attraverso l’internal linking e aderire alle nuove linee guida sui contenuti dettate da Google.

La creazione di contenuti di valore, organizzati in modo logico attraverso l’uso di topic cluster e supportati da pillar page approfondite, non solo migliora l’User Experience del sito, ma contribuisce anche a rinforzare l’autorità complessiva del dominio e a migliorare i posizionamenti sui motori di ricerca.

È fondamentale, quindi, per chi si occupa di contenuti SEO, investire tempo e risorse nell’implementazione di queste strategie, per rimanere competitivi nel panorama online attuale.

Ricordatevi, il successo non è mai immediato; richiede pazienza, costanza, e un approccio metodico e ben informato.

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Se ti serve aiuto per strutturare e realizzare la tua strategia di topic cluster, contattami!

CHI SONO

Mi chiamo Sara.

Sono Consulente SEO dal 2013.

Mi appassiona aiutare le aziende e le organizzazioni non-profit a far crescere la propria visibilità organica (ovvero non legata a dinamiche pubblicitarie a pagamento) attraverso i canali digitali, in particolare attraverso la ricerca su Google.

Quando non sono concentrata nell’aiutare i miei clienti, mi dedico a testare nuovi impasti per la pizza napoletana, leggere (soprattutto saggistica), sciare o fare escursioni sulle meravigliose Dolomiti.

Se vuoi conoscermi meglio e scoprire le aziende e realtà che ho potuto supportare nel corso della mia carriera, ti invito a visitare il mio sito web.

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